3Foto© adnkronos.comManovra da 22 miliardi, ok del Senato dopo le tensioni
Lunghe notti di tensioni, riscritture, dietrofront ma alla fine la manovra incassa il primo via libera del Parlamento. Confermata la fiducia al governo, con 110 sì il Senato approva la legge di Bilancio, lievitata a 22 miliardi e che passa per un esame superblindato alla Camera.
"Siamo intervenuti su questioni che sembravano quasi impossibili", commenta con orgoglio il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti. Come però riconosce il suo vice, il numero due al Mef Maurizio Leo, fino all'ultimo il cammino è stato impervio: la scelta di far saltare in extremis una manciata di norme - tra cui lo spoil system nelle Authority e la misura contro i lavoratori sottopagati - è infatti stata dettata dalla necessità di evitare rischi di "incostituzionalità del testo".
Le opposizioni rivendicano di aver dato battaglia e evidenziano quelle che considerano le contraddizioni più macroscopiche. Lo fanno con i cartelli esposti dal Pd al momento del voto e tirando in ballo la stessa presidente del Consiglio: "Meloni voltafaccia", è la scritta bianca che campeggia su uno sfondo rosso.