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Lavoro, con più donne, politiche attive, studi +3,5% pil© quotidiano.net

Lavoro, con più donne, politiche attive, studi +3,5% pil

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Rafforzando e ampliando le politiche attive sul lavoro, incrementando l’istruzione terziaria e riducendo il divario di genere nel mercato del lavoro il Pil pro capite in Italia potrebbe aumentare dell’3,5% entro il 2050. È quanto emerge da un Report dell’Ocse sull’Italia nel quale si sottolinea il peso dei Neet, con un tasso al 23%, inferiore solo a quello di Colombia e Turchia

La causa dei bassi livelli della partecipazione femminile al mercato del lavoro, è dovuta -segnala l’Ocse - non solo ad un problema di lavoro di cura concentrato sulle donne e alla presenza di stereotipi nel percorso educativo che spingono le femmine molto spesso fuori dai percorsi stem (quelli che poi rendono più semplice entrare nel mercato del lavoro con retribuzioni più alte) ma anche ad un nodo fiscale.

«Se, da un lato, il calcolo delle imposte in base al reddito individuale anziché quello congiunto del nucleo familiare e la recente introduzione di un supplemento al sussidio per i genitori destinato al percettore secondario di reddito (Assegno Unico Universale) incentivano la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, sottolinea l’Ocse, il sistema fiscale e previdenziale rimangono, in linea di massima, favorevoli alle famiglie monoreddito.