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La pioggia dei satelliti Starlink minaccia l'atmosfera3Foto© ilmessaggero.it

La pioggia dei satelliti Starlink minaccia l'atmosfera

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Una pioggia di satelliti Starlink sta attraversando l'atmosfera terrestre: nel solo mese di gennaio ne sono rientrati 120 giunti ormai alla fine della loro vita operativa, con un ritmo di circa 4 al giorno. Si tratta di un processo necessario che rischia, però, di minacciare l'atmosfera, ed è solo all'inizio: a partire dal 2018 la SpaceX di Elon Musk ha posizionato in orbita terrestre più di 7mila satelliti per l'Internet globale, che man mano rientranno bruciando nell'atmosfera per essere rimpiazzati da quelli di nuova generazione.

A questi vanno aggiunte tutte le altre mega-costellazioni in fase di dispiegamento. Il rischio deriva dal fatto che, rientrando nell'atmosfera, i satelliti bruciano e si disintegrano prima di toccare il suolo per ridurre al minimo il rischio di detriti spaziali, ma così facendo rilasciano polveri di metalli inquinanti, come l'ossido di alluminio che corrode lo strato di ozono.

"Gli Starlink sono fatti principalmente di alluminio, che quando il satellite evapora rimane in quota nell'atmosfera", dice all'ANSA Alberto Buzzoni, astronomo dell'Istituto Nazionale di Astrofisica. "E la stessa cosa si verifica al momento del lancio, poiché i propellenti usati dai razzi, soprattutto quelli solidi, sono a base di ossido di alluminio.