
La Corte penale internazionale sferza l'Italia, 'non ha rispettato i suoi obblighi su Almasri'
La Camera Preliminare I della Corte penale internazionale ha rilevato che l’Italia “non ha adempiuto agli obblighi” che derivano dalla sua adesione allo Statuto di Roma riguardo al caso Almasri. “Non avendo eseguito correttamente la richiesta della Corte di arrestare e consegnare il sig.
Almasri Njeem mentre si trovava sul territorio italiano, e non avendo consultato e collaborato con la Corte per risolvere eventuali questioni derivanti dalla formulazione del mandato di arresto e dalla presunta richiesta concorrente di estradizione, l’Italia non ha adempiuto agli obblighi che le incombono in virtù dello Statuto, e tale inadempienza ha impedito alla Corte di esercitare le funzioni e i poteri che le sono conferiti dallo Statuto”, si legge nella decisione adottata dalla Camera Preliminare I della Cpi.
Prima di determinare se l’inadempienza dell’Italia debba essere deferita all’Assemblea degli Stati Parti, ovvero l’organo legislativo e di gestione e controllo della Cpi, o al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, “la maggioranza della Camera, con il dissenso della giudice María del Socorro Flores Liera, ritiene opportuno ricevere dall’Italia informazioni su eventuali procedimenti interni rilevanti per il caso in esame e un’indicazione dell’impatto che tali procedimenti potrebbero avere sulla futura cooperazione dell’Italia con la Corte nell’esecuzione delle richieste di cooperazione per l’arresto e la consegna dei sospetti, entro venerdì 31 ottobre 2025“.