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Il presidente austriaco conferisce l'incarico ai popolari4Foto© quotidiano.net

Il presidente austriaco conferisce l'incarico ai popolari

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La storica affermazione elettorale dell'Fpö, la formazione di estrema destra austriaca, non è bastata a proiettare alla guida del Paese il suo controverso leader Herbert Kickl. Dopo che tutti i partiti si sono rifiutati di formare una coalizione con il Partito austriaco della Libertà, il presidente federale Alexander Van der Bellen ha ufficialmente incaricato il cancelliere uscente, Karl Nehammer, leader dei Popolari dell'Övp, di formare il nuovo esecutivo, chiedendogli esplicitamente di lavorare in alleanza con i Socialdemocratici, per garantire un esecutivo "stabile".

Il 29 settembre, il partito di Kickl (lo guida dal 2021) aveva superato il 29% dei consensi, andando oltre il già clamoroso 27% che gli assegnavano i sondaggi pre-voto, capitalizzando sulle preoccupazioni degli austriaci per l'immigrazione, l'inflazione e la guerra della Russia in Ucraina (il partito vuole bloccare ogni invio di armi a Kiev), ottenendo il suo miglior risultato di sempre. Nelle roccaforti dell'estrema destra, la Carinzia e la Stiria, l'Fpö ha raggiunto rispettivamente addirittura il 38,7% e il 32,7%.

Ma l'oggettivo trionfo non è stato sufficiente a far diventare Kickl 'Volkskanzler', il 'cancelliere del popolo', un'espressione che usava anche Adolf Hitler. "Incarico Karl Nehammer", il cui partito alle elezioni legislative del 29 settembre si è fermato al 26,3% dei voti, a "formare il governo", ha dichiarato il capo dello Stato. "Gli ho chiesto di avviare trattative con il Partito socialdemocratico", che si è classificato al terzo posto (21,1%) alle urne.