Il pm: “L’Inter intrattiene rapporti indiretti con la criminalità”
L'Inter «nella attualità, alternando atteggiamenti variabili tra agevolazione colposa e sudditanza, intrattiene (indirettamente) rapporti con la criminalità organizzata e con la criminalità da stadio, incapace di interrompere in maniera netta tali relazioni». Lo scrivono i pm di Milano Paolo Storari e Sara Ombra nella richiesta di custodia cautelare per gli ultrà arrestati ieri.
Per il club nerazzurro, cosi come per il Milan, entrambi non indagati, come chiarito ieri, è stato aperto un «procedimento di prevenzione», senza richieste di amministrazione giudiziaria, ma con un contradditorio coi legali delle società.
Spuntano anche i nomi dei fratelli Aldo e Mauro Russo, uno cognato di Paolo Maldini e l'altro socio in affari dello stesso capitano del Milan e di Christian Vieri, nell'elenco delle persone perquisite ieri durante il blitz contro i capi ultrà di Inter e Milan. Mauro Russo, secondo quanto si apprende, è indagato, il fratello Aldo no.