
Hegseth, 'alleati Nato vicini a intesa sul 5% alla difesa'
"Gli Stati Uniti sono orgogliosi di essere qui al fianco dei nostri alleati, ma il nostro messaggio continuerà a essere chiaro: deterrenza e pace attraverso la forza. Ma non può trattarsi di fare affidamento" soltanto sugli Usa: "Non può e non dev'esserci una dipendenza dall'America in un mondo con molte minacce, nel quale l'America è pronta a contribuire ad affrontarle". Lo ha detto il segretario americano alla Difesa, Pete Hegseth prima della ministeriale Difesa dell'Alleanza.
In un successivo punto stampa ha poi annunciato che gli alleati della Nato si stanno avvicinando a un consenso sull'impegno del 5% del Pil da destinare alla spesa per la difesa. Molti Paesi "superano ampiamente il 2% e pensiamo che siamo molto vicini al consenso" sul target del 5%, ha spiegato, evidenziando che "è tempo per l'Europa di fare di più" sul fronte della spesa militare. "Ci sono alcuni Paesi che non sono ancora arrivati" all'obiettivo del 2%, "non farò nomi, ma li porteremo lì", ha aggiunto.
Per essere "preparati alla guerra" e "non essere attaccati" servirà "un investimento extra considerevole: prevedo che all'Aja si decideranno obiettivi di spesa molto più elevati per tutte le nazioni della Nato", ha dichiarato il segretario generale della nato Mark Rutte secondo il quale "dobbiamo difenderci, investire nei nostri missili a lungo raggio, nelle nostre nuove formazioni di difesa nazionale, nei sistemi di comando e controllo. Tutto questo deve accadere e significa enormi investimenti di cui abbiamo bisogno in tutto il territorio della Nato".