Giovanna Pedretti, chiesta archiviazione del caso della ristoratrice suicida a Lodi
La procura della Repubblica di Lodi, come reso noto dal procuratore facente funzioni Maurizio Romanelli, ha richiesto l'archiviazione del procedimento penale contro ignoti avviato per far luce sul presunto reato di istigazione o aiuto al suicidio che avrebbe determinato la morte di Giovanna Pedretti.
La ristoratrice di Sant'Angelo Lodigiano aveva deciso di porre fine alla sua vita gettandosi nel Lambro, dopo essere stata travolta da un'ondata di odio seguita alla segnalazione di una recensione omofoba e ostile ai disabili fatta da un cliente del ristorante, la cui autenticità era stata messa in dubbio sul web e sui social network.
La scelta di procedere verso l'archiviazione, spiega la procura, è dovuta alla "insussistenza di fatti penalmente rilevanti riconducibili all'ipotesi di reato ex art. 580 c.p. e per l'insussistenza di altre ipotesi di reato": nessuna evidenza, quindi, del reato di istigazione o aiuto al suicidio, per cui il fascicolo torna ora nelle mani del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Lodi.