Valtellina, donna morta in aerofune: i risultati dell'autopsia
I primi risultati dell'autopsia escludono che la vittima, la 41enne Ghizlane Moutahir, sia caduta per un infarto. Si sospetta che non avesse indossato adeguatamente i gambali. Tra gli indagati i tre addetti all'imbragatura
Morta per i traumi della caduta, dopo essere precipitata per una trentina di metri. Non è stato un malore o un infarto a uccidere Ghizlane Moutahir, 41 anni, la turista, di origini marocchine, residente a Oliveto Lario e domiciliata a Sant’Angelo Lodigiano, che domenica scorsa era impegnata nella traversata del versante che collega Albaredo per San Marco a Bema, in Valtellina, sospesa sulla zipline dell’impianto Fly Emotion: nella fase di avvicinamento alla piattaforma di arrivo è avvenuto l'incidente.
«Da un colloquio avuto dopo l'autopsia con il medico legale, dottor Luca Tajana, è possibile formulare cautamente alcune valutazioni, per la nettezza dei primi risultati macroscopici -spiega il procuratore di Sondrio, Piero Basilone-. Si può serenamente escludere che la signora Ghizlane Moutahir sia morta prima della precipitazione. Sono stati rilevati in sede si esame autoptico segni chiari di decesso conseguente a politraumatismi da precipitazione e l'assenza di segni che possano ricondurre ad un malore precedente alla precipitazione che abbia condotto ad un infarto».