
Garlasco, 'sei impronte ignote sul muro vicino a Chiara'
Sono undici le impronte senza identità trovate sulla porta di casa e sul muro delle scale che conducono al piano seminterrato della villetta di Garlasco e che ora sono agli atti della nuova inchiesta sull'omicidio di Chiara Poggi. Impronte che, qualora i progressi della tecniche scientifiche lo consentiranno, potrebbero avere un nome e cognome in modo da fare ulteriore luce sull'omicidio della giovane, per il quale Alberto Stasi, il fidanzato, sta finendo di scontare 16 anni di carcere, mentre Andrea Sempio, amico del fratello della 26enne, da qualche mese è il principale sospettato.
Sulle due pareti che sovrastano gli scalini che portano alla taverna e alla cantina della casa di via Pascoli e in fondo ai quali fu trovato il corpo di Chiara, come emerge dalla consulenza disposta dalla Procura di Pavia, non lontano dall'impronta di una mano, la numero 33, che è la sola attribuita a Sempio, all'epoca del delitto erano state isolate altre sei tracce "palmari", mai indentificate, e che ora sono state rilette ma senza esiti.
Sono state ritenute tutte "comparabili", anche se non utili per una identificazione, e con un lavoro di "esclusione" si è potuto affermare non solo che non appartengono a Sempio e a Stasi, ma nemmeno ai familiari della vittima, alla cugina Stefania Cappa, ritornata in questi giorni alla ribalta delle cronache, e agli amici del fratello Marco, ossia Alessandro Biasibetti, Roberto Freddi e Mattia Capra.