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Forti il prima possibile in Italia, il governo accelera4Foto© ilmessaggero.it

Forti il prima possibile in Italia, il governo accelera

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Serviranno settimane, forse oltre due mesi, per il rientro di Chico Forti nel nostro Paese. Raggiunto il traguardo diplomatico e politico del governo, i ministeri di Esteri e Giustizia puntano ad accelerare le procedure per il trasferimento del produttore televisivo e surfista trentino: presto Chico continuerà a scontare in Italia l'ergastolo inflittogli nel duemila da un tribunale della Florida, accusato dell'omicidio premeditato di un imprenditore australiano, di cui si è sempre dichiarato innocente.

"Auspichiamo che tutti gli altri passaggi, quelli che chiamano in causa tra l'altro le autorità giudiziarie, si possano compiere nel più breve tempo possibile per consentire a Forti di continuare a scontare nel suo Paese, vicino ai suoi affetti, la pena", commenta il Gardasigilli Nordio, il quale assicura che i suoi uffici "lavoreranno per ottemperare nel più breve tempo possibile a tutti i passaggi tecnici necessari di competenza del ministero", di cui aveva parlato nella sua visita del novembre scorso al dipartimento di Giustizia di Washington.

Uno degli ostacoli più difficili nella trattativa era stato il nodo dell'ergastolo senza condizionale: un problema cruciale emerso fin dallo scorso autunno, dopo gli incontri del vice premier Tajani che ne aveva parlato più volte con il segretario Blinken, e quelli del ministro Nordio con il collega americano. Nelle ultime ore la visita della premier Meloni ha sigillato il superamento della questione: nel nostro Paese Chico Forti sconterà ancora l'ergastolo, ma sottoponendosi alle leggi italiane, compresi i benefici premiali nel caso in cui siano previsti.