3Foto© lapresse.itFlash mob del team di Vannacci a Più Libri Più Liberi
Una censura verso idee di estrema destra ma sempre di censura si parla. A sinistra si cerca di nascondere la polvere sotto al tappeto sul caso di "Passaggio al Bosco", la casa editrice contestata nelle ultime ore per aver promosso saggi di ispirazione fascista o addirittura nazista alla fiera di libri più famosa d’Italia. Le teorie non si sprecano e, solo ieri sera, a Quarta Repubblica, il programma di approfondimento politico condotto da Nicola Porro, un ospite molto apprezzato dalla sinistra ha affermato che non si tratta di una censura.
La protagonista in questione è Ginevra Bompiani, scrittrice, editrice, traduttrice, saggista e accademica italiana. Ha esordito così: "Che il fascismo è un reato lo ha detto la nostra Costituzione.
Non è un atto di censura perché la censura è impedire a qualcuno di parlare o pubblicare nel proprio paese, qui non è casa sua, perché è una fiera privata." Un modo per negare l’evidenza e nascondere l’ennesima censura. Nelle ultime ore la sinistra mediatica e non le ha provate tutte. Stand coperti per protesta con teloni e cartelli antifascisti.