Elena Russo morta a 21 anni mentre consegna pizze: auto pizzeria aveva gomme vecchie di 16 anni
Pneumatici vecchi di 16 anni, usurati dai troppi viaggi e quindi insicuri. Ma anche la velocità sostenuta (l’ultima perizia ipotizza i 110 chilometri orari dove il limite era a 50). Sarebbero queste le concause che hanno convinto il giudice per le indagini preliminari di Reggio Emilia, Andrea Rat, a ordinare alla procura l’imputazione coatta per i due titolari della pizzeria per la quale lavorava la ventenne Elena Russo, morta in un tragico incidente in una zona appena fuori dalla città, durante una corsa in macchina per le consegne.
Lei, studentessa di Giurisprudenza a Modena, si pagava l’università consegnando pizze a domicilio, mentre coltivava il sogno di diventare avvocato e faceva volontariato per la Croce Rossa. Nella sera del 30 gennaio 2022, dopo le 20, la giovane si schiantò con la Fiat Punto del locale contro un palo, si rovesciò e perse la vita sul colpo. Una morte che sconvolse la città e l’ateneo Unimore, che poi alla giovane ha dedicato un’aula. "Una studentessa modello", si è detto.
Ma l’ordine d’imputazione per i due titolari della pizzeria arriva dopo una battaglia di perizie partita mesi fa. La decisione del gip scaturisce dalla relazione dell’ingegnere Mattia Strangi, nominato dal tribunale e sentito giovedì mattina a conclusione dell’incidente probatorio.