
Dopo il terremoto a Napoli i cittadini provano a forzare i cancelli dell’ex base Nato
Un boato fortissimo, la terra che trema, interminabili secondi di paura, la fuga in strada. E dopo il terremoto nella notte nell'area dei Campi Flegrei, che ha svegliato anche Napoli, sono arrivati puntuali i momenti di alta tensione all'ex base Nato. Centinaia di persone cercavano rifugio proprio lì, ma si sono trovate di fronte alla chiusura dell'ingresso. Così gli animi si sono infuocati nei confronti delle forze dell'ordine, che però sono riuscite a riportare la situazione sotto controllo.
I residenti pretendevano di trascorrere lì la notte per trovare riparo e restare al sicuro nelle prossime ore, anche perché la scossa è stata importante e ha allarmato tutti. La chiusura dei cancelli ha mandato su tutte le furie i presenti, secondo cui quell'area dovrebbe essere accessibile - da protocollo - in questi casi per accogliere le persone in caso di emergenza; sono nati dei diverbi con i poliziotti, ma per fortuna non sono sfociati in veri e propri contatti fisici. Dunque nulla oltre alcuni tafferugli verbali.
Poi i cancelli sono stati aperti con la forza e il tutto si è normalizzato, grazie anche al lavoro degli uomini in divisa che hanno contenuto la protesta con diplomazia e professionalità. Così, grazie al dialogo, è stata placata la rabbia dei residenti. La folla, inizialmente sulle barricate, è riuscita a entrare e ha trovato un po' di sollievo dopo momenti di paura e agitazione, anche se resta la forte preoccupazione per i danni subiti dalle abitazioni e per possibili nuove scosse di terremoto.