Diritto all'oblio oncologico, è legge
Martedì il Senato ha approvato in via definitiva una legge che istituisce il “diritto all’oblio oncologico”, cioè il diritto delle persone che sono guarite da un tumore di non fornire informazioni sulla loro malattia pregressa in determinate circostanze in cui attualmente è richiesto. La legge è stata approvata all’unanimità, come già era accaduto per la sua approvazione preliminare alla Camera, avvenuta ad agosto.
La legge contribuirà a ridurre almeno in parte i disagi che devono affrontare spesso le persone guarite da un tumore, a cui finora può capitare di non ottenere un mutuo, una polizza assicurativa o di non riuscire a far procedere le pratiche di adozione proprio per via della loro precedente malattia, anche se hanno finito le cure mediche anni prima.
Il testo (PDF) proibisce infatti a istituti come banche e assicurazioni di chiedere
«informazioni relative allo stato di salute della persona fisica contraente concernenti patologie oncologiche da cui la stessa sia stata precedentemente affetta e il cui trattamento attivo si sia concluso, senza episodi di recidiva, da più di dieci anni alla data della richiesta». Anche alle agenzie che si occupano di adozioni non potranno più chiedere «informazioni relative a patologie oncologiche pregresse quando siano trascorsi più di dieci anni dalla conclusione del trattamento attivo».