Decaro, Piantedosi nomina commissione per Bari , atto di guerra
Una mossa con tempistiche quantomeno sospette, alla vigilia delle elezioni comunali.
Così perfino un profilo politicamente mite come il sindaco di Bari Antonio Decaro, questa volta, non si tiene e parla di “atto di guerra” e “sabotaggio” della “vita democratica” di fronte alla decisione del ministero dell’Interno Matteo Piantedosi di nominare la commissione di accesso finalizzata alla verifica dell’ipotesi di scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose.
La scelta del Viminale segue diverse richieste di esponenti della maggioranza di governo, compreso il viceministro barese Marcello Gemmato, dopo l’inchiesta dell’antimafia barese che ipotizza un’influenza del clan Parisi-Palermiti sulla scorsa tornata nel 2019, con arresti eccellenti compresa una consigliera eletta con il centrodestra, e ritiene di aver accertato un’influenza della mafia nella municipalizzata dei trasporti, ora in amministrazione giudiziaria.
Ma allo stesso tempo il procuratore capo Roberto Rossi aveva spiegato che si trattava di un caso isolato sottolineando: “L’amministrazione comunale di Bari in questi anni ha saputo rispondere alla criminalità organizzata”.