
Culle sempre più vuote, nel 2050 in pensione a 69 anni
Un Paese che invecchia, in cui le nascite continuano inesorabilmente a diminuire, si diventa madri sempre più tardi e dove si tocca il minimo storico di figli per donna. E' la fotografia che arriva dagli ultimi dati dell'Istat che, in base alle stime della Ragioneria Generale dello Stato, prevede un aumento del requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia a 68 anni e 11 mesi nel 2050 (dai 67 anni attuali) e a 70 anni nel 2067. Nei prossimi decenni la quota di over 65 aumenterà, fino a superare 1/3 della popolazione nel 2050 (quando saranno pari al 34,6%).
Video Nel 2050 in pensione a 69 anni, ma si vivrà più a lungo
E in Italia si fanno sempre meno figli. Dal report sulla natalità emerge che nel 2024 le nascite sono scese sotto quota 370mila (esattamente 369.944) in calo del 2,6% sull'anno precedente. Una tendenza che sembra proseguire anche nei primi mesi del 2025. Secondo i dati provvisori relativi a gennaio-luglio, infatti, sono circa 13mila in meno i bimbi nati rispetto allo stesso periodo del 2024 (-6,3%). Le regioni dove il calo è più intenso sono l'Abruzzo e la Sardegna (con un -10,2% e -10,1%). Ma non in tutta Italia c'è un trend negativo.
In Valle d'Aosta e nelle province autonome di Bolzano e di Trento si registra un aumento delle nascite del 5,5%, 1,9% e 0,6%.