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Cosa non torna nelle parole di Matteo Salvini al processo per il caso Open Arms37Foto© fanpage.it

Cosa non torna nelle parole di Matteo Salvini al processo per il caso Open Arms

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E’ cominciata l’udienza del processo Open Arms che si celebra a Palermo con imputato per sequestro di persona e rifiuto d’atti d’ufficio Matteo Salvini per aver impedito, nel suo ruolo di ministro dell’Interno, lo sbarco di 147 migranti salvati dalla nave dell’Ong spagnola nell’agosto del 2019. Nell’aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo oggi è in programma la requisitoria dei pubblici ministeri Marzia Sabella, Giorgia Spiri e Gery Ferrara. Il leader della Lega oggi non è presente in aula.

“L’innalzamento dei confini non limita i morti ma consente solo di non vederli”. Lo ha detto il pubblico ministero Marzia Sabella in avvio di requisitoria del processo che si celebra nell’aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo. Il pubblico ministero ha poi aggiunto: “Il governo Conte 1 aveva nel suo contratto quello di sensibilizzare l’Europa sulla redistribuzione dei migranti. La trama di questo processo è una questione di diritti”.

“Anche i terroristi, i criminali se in pericolo in mare hanno il diritto di essere salvati. Uno Stato, che non è un criminale, li salva e poi li processa. Questo dice il codice internazionale”. Ha detto il pubblico ministero Gery Ferrara nella requisitoria del processo a Salvini.