
'Caporalato', chiesta l'amministrazione giudiziaria per Tod's
Con il caso Tod's salgono a sei le griffe del lusso finite nel mirino della Procura di Milano. Posto che il guppo non è indagato, il pm Paolo Storari ne ha chiesto l'amministrazione giudiziaria in quanto non avrebbe controllato e quindi avrebbe colposamente agevolato fenomeni di "sfruttamento del lavoro" nella catena di produzione, passata attraverso opifici gestiti da cinesi in cui le condizioni sarebbero "ottocentesche" e i ritmi produttivi definiti da "para-schiavitù".
La proposta di affiancare al management un amministratore speciale è stata avanzata dal pubblico ministero qualche mese fa, ma è venuta a galla in contemporanea con la decisione del Tar del Lazio che ha demandato al giudice civile la pronuncia sulla legittimità del contratto di sponsorizzazione stipulato tra il Ministero della Cultura e Tod's per i "diritti di sfruttamento quindicennali prorogabili del logo e del marchio del Colosseo".
E' di queste ore la notifica dell'atto con cui la Cassazione, chiamata a sciogliere il nodo sulla competenza territoriale che ha impedito finora l'applicazione della misura di prevenzione, ha fissato un'udienza per il prossimo 19 novembre.