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Cambiano le regole per la cittadinanza via ius sanguinis4Foto© repubblica.it

Cambiano le regole per la cittadinanza via ius sanguinis

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AGI - Il Consiglio dei Ministri ha approvato una riforma significativa riguardante lo ius sanguinis, ovvero il diritto alla cittadinanza italiana basato sulla discendenza. Con questa modifica, la cittadinanza automatica è ora limitata ai discendenti fino alla seconda generazione: ciò significa che solo chi ha almeno un genitore o un nonno nato in Italia può ottenere la cittadinanza italiana dalla nascita. "Ovviamente non si toglie il passaporto a chi l'ha già ottenuto onestamente, ma non ci saranno sanatorie", ha spiegato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

L'obiettivo della riforma è duplice: da un lato "favorire l'immigrazione di ritorno" e chi "si sente legato all'Italia", dall'altro porre fine agli abusi. "È la fine dell'utilizzo della nostra nazionalità per altri motivi", ha dichiarato il ministro, facendo riferimento anche al cosiddetto “turismo sanitario”. "Sono norme di buon senso che faranno risparmiare allo Stato e ai cittadini che pagano le tasse ed è un grande segnale di attenzione agli italiani che vivono all'estero".

Negli ultimi anni, i Paesi a più forte emigrazione italiana hanno registrato un incremento significativo nei riconoscimenti di cittadinanza. Dal 2014 al 2024, i cittadini italiani residenti all’estero sono passati da circa 4,6 milioni a 6,4 milioni: un aumento del 40% in dieci anni. I procedimenti giudiziari pendenti per l’accertamento della cittadinanza superano i 60.000.