
Bruce Springsteen show a San Siro: 'Gli Usa sopraviveranno a Trump'
Sono passati quarant'anni esatti dal primo storico concerto di Bruce Springsteen a San Siro, ma il Boss ancora gremisce lo stadio di una folla adorante di oltre 58 mila spettatori che lo saluta al suo ingresso sul palco accanto a Little Steven, rientrato in tour dopo l'operazione all'appendicite, con una ovazione che neanche a un gol alla finale di Champions. Però - spoiler - questo non è un semplice concerto ma un comizio, un duro j'accuse verso l'amministrazione Trump "corrotta, traditrice e incompetente".
"Ciao San Siro, siete pronti?" chiede Springsteen prima di partire con No Surrender insieme alla sua E Street Band da Born in the Usa, il disco scritto nel 1984, l'anno prima di debuttare al Meazza. Bruce però non guarda al passato ma all'attualità.
"Stasera vi chiediamo di sostenere la democrazia, di alzarvi e far sentire la vostra voce contro l'autoritarismo e far risuonare la libertà" dice in inglese mentre sui maxischermi passa la traduzione in italiano.