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Arresti ultras, Fedez si rivolge a Lucci per affari su bibita e Old Fashion3Foto© fanpage.it

Arresti ultras, Fedez si rivolge a Lucci per affari su bibita e Old Fashion

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«Ma se io vi appalto a voi la distribuzione di Boem? All'interno dello stadio... e vi prendete una percentuale... eh capito?». Al telefono, il 26 ottobre 2023, è Fedez. Vorrebbe che l'interlocutore, il capo ultrà milanista Luca Lucci, tra gli arrestati di ieri, lo aiutasse a far vendere dentro San Siro la bevanda a marchio «Boem», sponsorizzata dallo stesso rapper e dal collega Lazza. Lucci si dice disponibile e aggiunge: «... Se vuoi mi muovo anche con l'Inter... io se vuoi, te le faccio mettere in entrambe le partite... per dentro lo stadio non c'è problema!».

Federico Lucia, alias Fedez, non è indagato nell'inchiesta sulle Curve milanesi che ha portato alla retata di capi ultrà di entrambe le squadre. Nelle carte però i suoi rapporti di amicizia e confidenza con i vertici della Sud sono ben evidenziati. Con Lucci intendeva anche, come emerge, rilevare la storica discoteca milanese Old Fashion.

In primo pian c'è il bodyguard di Fedez, il 42enne Christian Rosiello, arrestato anche lui. Solo due giorni fa il cantante aveva postato da Parigi una «storia» in compagnia di Rosiello e un altro ultrà finito in carcere, il 36enne Islam Hagag, detto «Alex Cologno». Un gruppo fisso, da Brera a Porto Cervo.