
Amanda Knox incontra il pm che voleva condannarla: “Ci siamo abbracciati”
Il magistrato che voleva condannare Amanda Knox è diventato suo amico. Si scrivono spesso, una volta si sono anche visti, e lei manda le foto della sua bambina soltanto a lui (dice lui).
Non ci sarebbe niente di strano se, dopo essere andato in pensione, il sostituto procuratore che investigò su Amanda avesse cambiato idea, ma è proprio l’interessato a smentire che sia così. «Non rinnego nulla delle mie conclusioni processuali», afferma il dottor Mignini, «anzi, le confermo in pieno».
«Però tra noi si è creato un rapporto unico, straordinario». Quindi, nonostante lui continui a pensare che Amanda abbia ucciso Meredith Kercher (al punto da definire «sconcertante» la sentenza della Cassazione che l’ha assolta), trova piacevole il loro scambio epistolare e irresistibile la tentazione di raccontarlo in un libro.