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Addio a Nichi Grauso, pioniere di radio, tv libere e internet6Foto© ilmessaggero.it

Addio a Nichi Grauso, pioniere di radio, tv libere e internet

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In un'intervista aveva corretto un giornalista che lo aveva chiamato imprenditore. "No, sono un'inventore". Si parlava di un'altra delle sue idee: costruire una moschea nel parco di Tuvixeddu, a Cagliari, accanto alla più grande necropoli fenicio punica del Mediterraneo. Come segno di pace. Era il 2010. Idea mai realizzata. Ma Nicola (detto Nichi) Grauso, scomparso a Cagliari all'etá di settantasei anni (era malato da tempo) era così: in anticipo sui tempi. Editore, ma anche molto altro.

Persino politico per provare a dare una scossa alla politica. Si candidó come sindaco alle comunali di Cagliari nel 1998. E divenne consigliere regionale con un suo progetto chiamato Nuovo movimento. Editore, anche imprenditore. Ma la parola più usata quando si parla di lui è pioniere. Pioniere delle prime radio e tv che sfidavano il monopolio della Rai: lui a Cagliari inventó Radiolina e Videolina, realtá che ancora esistono.

Intrattenimento, ma anche informazione. Una delle caratteristiche di Grauso è stata sempre quella di guardare oltre. E così, dopo radio e tv, ecco l'acquisto dell'Unione sarda. Ma, una volta raggiunto un risultato, ecco un altro progetto: dalla Sardegna alla Polonia per conquistare l'informazione cartacea e televisiva in un Paese così lontano dalla sua isola. Prima mossa, l'acquisto in comproprietà di Zycie Warsawy, principale quotidiano di Varsavia. Poi la tv con Eko e la nascita di Polonia 1. Ma chiaramente non si fermó lì.