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Zara chiude 1200 negozi nel mondo e punta sull'e-commerce6Foto© donna.fanpage.it

Zara chiude 1200 negozi nel mondo e punta sull'e-commerce

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Meno negozi e più vendite online. Il colosso dell'abbigliamento Inditex, proprietario di Zara e di altri marchi come Bershka, Pull & Bear, Massimo Dutti e Oysho, sembra aver scelto la strada per la ripartenza post coronavirus. In programma c'è la chiusura di 1200 negozi in tutto il mondo, soprattutto piccoli store ubicati in Asia ed Europa, accompagnata da investi per migliorare la piattaforma di vendita online.

Come per altri settori, anche nella moda il coronavirus sta accelerando tendenze che erano già in atto. Una di queste è sicuramente il passaggio all'e-commerce a scapito dei negozi fisici. Un modo per abbattere costi legati all'affitto, al personale e al mantenimento dei locali, senza contare le spese per la sanificazione.

Nel primo trimestre di quest'anno Inditex ha registrato una perdita di 409 milioni di euro con ricavi in calo del 44%. Si è trattato del primo trimestre negativo da quando il gruppo fondato da Amancio Ortega è quotato in Borsa. Da qui la decisione, forse già in programma, di chiudere 1200 negozi per passare dagli attuali 7500 a 6.700/6.900 punti vendita, grazie all'apertura di altri 450 negozi.