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Regionali, possibili accordi Pd-M5s: tra desistenze e candidati civici© ilsole24ore.com

Regionali, possibili accordi Pd-M5s: tra desistenze e candidati civici

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Mentre ancora non è chiusa la partita dei sottosegretari, i due neo alleati di governo sembrano già dividersi sulla prospettiva di estendere l’alleanza a livello locale: con il Pd che apre e il M5s che frena ma non chiude del tutto. «Il tema delle alleanze alle regionali non è all’ordine del giorno. Ci sono temi importanti da affrontare a provvedimenti da realizzare in tempi celeri a favore dei cittadini. Rimaniamo concentrati sulle cose concrete come il taglio dei parlamentari e l’abbassamento delle tasse», è la risposta pentastellata alla proposta del Pd.

Proposta venuta in primis dal ministro Dario Franceschini con un’intervista a Repubblica («subito alleanza con il M5s alle regionali, è difficile ma dobbiamo provarci per battere questa destra pericolosa»), e poi rilanciata dallo stesso segretario. «L’idea di Franceschini è corretta - è il ragionamento di Nicola Zingaretti -. Bisogna rispettare le realtà locali, ma se governiamo su un programma chiaro l’Italia perché non provare anche nelle Regioni ad aprire un processo per rinnovare e cambiare?».

Il tema c’è, soprattutto guardando al test più importante, quello dell’Emilia Romagna al voto a gennaio. Ma forse la tempistica è poco azzeccata, considerando che il governo Conte 2 deve ancora davvero partire.