NuvolosoRoma13°
Mina Verde uccisa e bruciata nella faida di Scampia, i due assassini arrestati 19 anni dopo4Foto© napoli.repubblica.it

Mina Verde uccisa e bruciata nella faida di Scampia, i due assassini arrestati 19 anni dopo

, 6 notizie, una visualizzazioni

Sequestrata, torturata per ore, uccisa con tre colpi di pistola alla testa: il suo corpo venne dato alle fiamme forse con l’obiettivo di nascondere le tracce delle sevizie che aveva subito nelle sue ultime ore di vita.

Morì così il 21 novembre 2004, a 22 anni, Gelsomina Verde, per tutti Mina, vittima innocente di una vendetta trasversale della prima faida di camorra tra il clan Di Lauro e gli scissionisti Amato-Pagano, a cavallo tra il 2004 e il 2005. La sua ‘colpa’ era quella di avere una relazione sentimentale con Gennaro Notturrno detto ‘o Saracino’, esponente di spicco degli scissionisti.

Storia che era però già finita quando la 22enne è stata ammazzata.

A 19 anni dall’omicidio, una svolta nelle indagini ha portato all’alba a due arresti: sono Luigi De Lucia e Pasquale Rinaldi detto ‘o vichingo, ritenuti gli esecutori materiali della morte della 22enne. Le indagini della Squadra Mobile di Napoli sono ripartire nel 2020 dopo le dichiarazioni di alcuni pentiti che hanno consentito agli inquirenti di arrestare i due. Rinaldi è stato rintracciato nella sua casa di Castel Volturno, in provincia di Caserta, mentre De Lucia è stato arrestato a Massa Carrara, con aggravamento di pena, dal momento che si trovava già ai domiciliari.