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La Rai apre un audit per le frasi di Guardì3Foto© lapresse.it

La Rai apre un audit per le frasi di Guardì

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La Rai già nella giornata di ieri ha dato mandato per l'apertura di un audit interno e di tutte procedure aziendali previste sui fatti che riguardano il regista Michele Guardi. Lo rende noto Viale Mazzini, precisando che "la decisione è giunta dopo la messa in onda, martedì 28 novembre, su Italia 1, di un servizio contenente alcuni fuori onda del regista e sue dichiarazioni".

"Si tratta di una cosa di 14 anni fa e nessuno allora si lamentò di quello successe. Hanno riso tutti, nessuno si è ribellato. Basta vedere quello che ha detto Magalli, che ha, tra l'altro, fatto presente che sono una persona molto invidiata. In ogni modo nessuno ha denunciato e il reato di insulto comunque si prescrive in cinque anni. È chiaramente una cosa pretestuosa, fatta per darmi fastidio". Lo afferma Michele Guardì all'ANSA, precisando che attende quello che la Rai gli chiederà di fare dopo l'apertura dell'audit, "con il massimo rispetto per l'azienda che mi dà lavoro da 40 anni".

"Patriarcato, misoginia e omofobia in tv": questo il titolo del servizio proposto ieri sera dalle Iene, su Italia 1, che hanno trasmesso alcuni fuorionda di Michele Guardì, storico autore Rai e regista de I Fatti Vostri, con insulti omofobi e sessisti rivolti a persone presenti in studio, compreso l'ex conduttore Giancarlo Magalli.