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Il rito del caffè italiano Patrimonio Unesco, il ministero lancia la candidatura4Foto© repubblica.it

Il rito del caffè italiano Patrimonio Unesco, il ministero lancia la candidatura

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Ne ha cantato le lodi anche il compianto cantautore napoletano Pino Daniele, nell’album d’esordio nel panorama musicale italiano “Terra mia”. La famosa “tazzulella di caffè” nella città partenopea è un rito irrinunciabile e, come già è successo per la pizza, sta per diventare patrimonio immateriale dell’umanità dell’Unesco.

È oramai ufficiale, dopo il via libera del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, la candidatura del caffè napoletano all’ambito riconoscimento. Migliaia le firme raccolte per sostenere la designazione al premio. La notizia è stata accolta con grande soddisfazione dai cittadini napoletani, che tengono in particolar modo alla loro quotidiana razione di caffè.

Al Gran Caffè Gambrinus, locale storico di Napoli, si è festeggiato. “Alla fine – ha dichiarato al Corriere del Mezzogiorno il titolare della caffetteria Massimiliano Rosati – il ministero, come aveva annunciato, ha presentato per l’Italia una candidatura unica per riunire le peculiarità del caffè espresso italiano e di quello napoletano fatto di aggregazione, cultura e socialità”.