Il patrimonio di Battisti conteso, nuova causa all’orizzonte tra Mogol e gli eredi. La lunga storia di battaglie legali

Grazia Letizia Veronese Battisti accusa il paroliere di aver «continuato a produrre programmi che hanno al centro Battisti»

«Eccomi qui. Sono passati 25 anni da quando Lucio Battisti non è più fra noi. Noto, caro Giulio, che non perdi occasione pubblica per spargere il tuo miele su Lucio, dichiarando di averlo amato tanto: io credo che tu abbia ragioni per amarlo molto di più adesso, visto che ancora oggi, dopo un quarto di secolo dalla sua morte, non ti riesce di separare il suo nome dal tuo». Inizia così la lettera aperta che Grazia Letizia Veronese, vedova di Lucio Battisti, ha scritto a Mogol, chiamandolo «ragionier Giulio Rapetti, imprenditore, in arte Mogol, paroliere».

I rapporti fra Veronese e Mogol sono ai minini termini da anni, visto il veto della famiglia Battisti a usare in qualsiasi modo l’eredità musicale del cantautore e le accuse a Mogol di sfruttarne la memoria.