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Giorgetti, 'nessuna manovra correttiva, rispetteremo Nadef'7Foto© www.tgcom24.mediaset.it

Giorgetti, 'nessuna manovra correttiva, rispetteremo Nadef'

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Roma - Arriva il Def e infiamma lo scontro politico. Per il governo presentare stamattina in Consiglio dei ministri un documento di economia e finanza «snello e assai asciutto» è l’unica scelta possibile, perché le nuove regole del patto di Stabilità Ue impongono, come dicono a Palazzo Chigi, «nuove tempistiche». Per le opposizioni invece la mossa di Giorgetti e Meloni di rendere note le cifre tendenziali dei conti pubblici, rinviando il quadro programmatico, è un «bluff» che preluderebbe a una manovra economica tutta «tagli e sacrifici».

Il documento con le previsioni su deficit e debito è una prova decisiva e il governo ci arriva con la zavorra del Superbonus, già costato allo Stato 122 miliardi. «Una eredità pesantissima per i conti pubblici e quindi per tutti gli italiani», chiede indulgenza Giancarlo Giorgetti, consapevole che negli anni gli esecutivi dovranno «farsi carico di pagare questo debito che è stato fatto».

Eppure il ministro dell’Economia, interpellato a Trieste, esclude per ora l’ipotesi di aggiustamenti in corsa: «Una manovra correttiva? No. Vogliamo rispettare esattamente gli obiettivi della Nadef presentata in autunno, per una questione di credibilità». Eppure, a voler soppesare le parole del ministro, futuri rattoppi non sembrano del tutto esclusi: «Se c’è qualcosa da correggere la correggeremo, ma sostanzialmente siamo in linea».