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Dal Bronx all'Oscar, Al Pacino compie 80 anni1Video© cinema.fanpage.it

Dal Bronx all'Oscar, Al Pacino compie 80 anni

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1 «La più accurata descrizione di me stesso è questa: io sono un sopravvissuto». Così, qualche anno fa, Al Pacino si descriveva, durante un’intervista televisiva americana. Spiegava che quel termine glielo aveva suggerito Lee Strasberg, durante una festa a cui partecipava il gotha di Hollywood, Liz Taylor, James Cagney. Sono tutti sopravvissuti, gli aveva detto il suo mentore. Il 25 aprile Al Pacino compie ottant’anni, di cui più di cinquanta passati a recitare.

Ci vuole talento e una buona dose di fortuna a sopravvivere così a lungo a Hollywood e Al Pacino, quelle ottanta primavere, se le porta addosso tutte, senza sconti. Bello non è mai stato ma ora i capelli, che tinge, si sono fatti più radi, le rughe più profonde, gli occhi hanno perso parte della loro peculiare vitalità.

Lui lo sa e s’infastidisce di fronte alle adulazioni che arrivano spesso, non richieste. A chi gli dice che sta invecchiando bene risponde con la battuta di uno dei suoi personaggi più famosi, Michael Corleone, de Il Padrino: «E’ un insulto alla mia intelligenza e la cosa mi disturba molto». Ama invece ricordare gli inizi, che per lui partono proprio dalla produzione de Il Padrino.