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Corte nega a 'sposa dell'Isis' il diritto di tornare in Gb© repubblica.it

Corte nega a 'sposa dell'Isis' il diritto di tornare in Gb

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LONDRA. La sposa ragazzina dell’Isis “non può tornare in Regno Unito”. È la sentenza unanime della Corte Suprema britannica che ha ribaltato dunque il giudizio dell’Alta Corte e che dà ragione al governo britannico di Boris Johnson sul caso di Shamima Begum, la 21enne londinese che nel febbraio 2015, all’età di 15 anni, fuggì dalla sua famiglia e si trasferì in Siria per combattere la “guerra santa” insieme ai miliziani dello Stato Islamico. Secondo i giudici, la sicurezza nazionale in questo caso è prioritaria, anche se all’epoca Shamima era minorenne. Una decisione che potrebbe fare scuola.

I giudici della Corte Suprema hanno così confermato la scelta originaria, di due anni fa, dall’allora Ministro dell’Interno Sajid Javid il quale, dopo aver strappato la cittadinanza britannica a Begum per terrorismo, ha vietato il suo ritorno in Regno Unito per ragioni di sicurezza, negandole così anche la possibilità di difendersi in tribunale per riottenere il passaporto.

La donna però, in questo momento in un campo profughi della Siria, da mesi chiede di poter ritornare nel suo Paese, dopo aver rinunciato alla sua appartenenza all’Isis e dopo aver perso il marito miliziano dello Stato Islamico in battaglia e i suoi tre bambini avuti nel frattempo, tutti morti poco dopo la nascita.