Conte ospite della Cgil a Lecce, confronto con Landini
Partecipando ieri alle Giornate del Lavoro della Cgil, Giuseppe Conte ha posto le premesse per un buon rapporto col maggiore sindacato italiano. Lo stesso che, insieme con Cisl e Uil, minacciava il primo governo Conte di fare uno sciopero generale in autunno. Anzi, dopo il faccia a faccia durato un’ora e mezza tra il presidente del Consiglio e il leader della Cgil Maurizio Landini sul palco del teatro Apollo, si potrebbe parlare di entente cordiale tra i due, tanto sono stati paludati i toni e cortesi i modi.
Dopo gli applausi alla festa di Leu e gli apprezzamenti di Massimo D’Alema giovedì e l’accoglienza tutto sommato buona ricevuta sabato alla festa di Fratelli d’Italia, ieri Conte a Lecce ha chiuso in bellezza la sua tre giorni nella quale ha coperto tutto l’arco costituzionale e la Cgil, appunto.
Confermando di saper prendere «la forma dell’acqua», avrebbe detto Andrea Camilleri, adattandosi alla perfezione alla platea che si trova di fronte. Con Landini è stato un rimpallarsi di «sono d’accordissimo» (Conte a Landini sulla maggiore gravità delle crisi industriali al Sud rispetto al Nord) e «sono totalmente d’accordo» (Landini a Conte sul taglio del cuneo fiscale).