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Yara, la pm che accusò Bossetti spiega perché spostò le provette del dna: “Erano vuote, spesa inutile”4Foto© ilmattino.it

Yara, la pm che accusò Bossetti spiega perché spostò le provette del dna: “Erano vuote, spesa inutile”

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Si continua a parlare dell'omicidio di Yara Gambirasio, e non solo per la serie tv che vede protagonista Bossetti, condannato in via definitiva all'ergastolo per aver ucciso l'adolescente di Brembate. Se ne parla perché c'è un'indagine su quell'indagine per omicidio e l'indagata è la magistrata che ha condotto l'inchiesta sul delitto di Yara. L'ipotesi di reato che pende sulla pm Letizia Ruggeri è depistaggio perché spostò le provette contenenti il DNA di Massimo Bossetti.

«In quelle 54 provette non c'è più niente, non c'è più nulla che possa essere analizzato, perché il Dna di Bossetti che è stato utilizzato è stato tutto consumato nella fase delle indagini preliminari». La voce di Letizia Ruggeri, la magistrata che ha dato un volto all'assassino di Yara Gambirasio, risuona a Venezia fin dal marzo del 2021.

Per aver spostato quelle provette dal frigo dell'ospedale milanese San Raffaele all'ufficio Corpi di reato del tribunale di Bergamo è indagata per depistaggio e frode processuale. Sarà il gip veneto Alberto Scaramuzza - lo stesso che in passato ha sollecitato approfondimenti su di lei - a stabilire (non si conoscono i tempi della decisione) se la pm ha rispettato le regole oppure no.