Via Crucis del Papa tra la follia della guerra e cristi umiliati
I bambini che non sorridono più a causa della "follia della guerra", le donne "scartate" e che subiscono oltraggi e violenze, e quei "cristi umiliati dalla prepotenza e dall'ingiustizia, da guadagni iniqui fatti sulla pelle degli altri nell'indifferenza generale". Guarda a questa umanità la Via Crucis scritta dal Papa e che questa sera sarà al centro della celebrazione al Colosseo.
"La sofferenza con Dio non ha l'ultima parola", assicura il Pontefice nella preghiera che, partendo dalla sofferenza di Cristo sulla via del Calvario, abbraccia quella della intera umanità. Un accenno anche alle vittime di insulti sui social perché oggi "basta una tastiera per insultare e pubblicare sentenze".
"Gesù, fa' che ti riconosca e ti ami nei bimbi non nati e in quelli abbandonati", "in tanti giovani, in attesa di chi ascolti il loro grido di dolore", "nei troppi anziani scartati", "nei detenuti e in chi è solo", "nei popoli più sfruttati e dimenticati", è la preghiera del Papa che invita anche a "riconoscere la grandezza delle donne" e a pregare per quelle madri che vedono i figli "denutriti e affamati e non hanno più lacrime da versare".