
Un paese lombardo vieta di cantare 'Bella ciao' al corteo del 25 aprile
Il comune di Genazzano, vicino Roma, ha vietato il corteo per il 25 aprile. Il sindaco Alessandro Cefarro ha giustificato la decisione argomentando con la richiesta da parte del governo di "sobrietà" relativamente alla proclamazione dei cinque giorni di lutto per la morte di Papa Francesco.
Si legge nella nota ufficiale: «Nel rispetto del Lutto, la tradizionale commemorazione del 25 Aprile Festa della Liberazione si svolgerà in forma ridotta: il tradizionale corteo accompagnato dalla banda musicale non verrà svolto, mentre ci sarà il ritrovo delle autorità e dei cittadini, per la deposizione di una corona di fiori presso il monumento dei caduti in Piazza G. Matteotti e il discorso del Sindaco alle ore 11.00».
In seguito alla decisione da parte del governo di cinque giorni di lutto e l'invito a celebrare il 25 aprile in maniera "sobria", alcuni Comuni, come quello di Genazzano, hanno preso decisioni che hanno attirato critiche e polemiche.