PioggiaRoma22°
Un corpo a corpo ricco di sfumature4Foto© lapresse.it

Un corpo a corpo ricco di sfumature

, 4 notizie, 3 visualizzazioni

Ci sono dei crimini che colpiscono l’immaginario collettivo perché commessi da tranquilli vicini di casa dai modi garbati. La storia vera si svolse nel comasco una ventina d’anni fa ma di quella vicenda nel film di Leonardo Di Costanzo non resta che una vaga traccia.

Ambientato nella Svizzera francese ai confini del cantone Ticino in un istituto di pena psico-rieducativa dove vige un regime di semilibertà, Elisa mette in scena il difficile dialogo tra la protagonista, rea d’aver ucciso la sorella dando fuoco al cadavere, e un criminologo, studioso delle patologie che inducono ad atti efferati le persone più comuni e insospettabili.

L’assassina sostiene di non ricordare nulla, l’uomo di scienza cerca di sollevare il velo sulla memoria nascosta. È un corpo a corpo teso, a tratti violento, tra due persone che sanno d’essersi, in modo diverso, necessarie. Barbara Ronchi e Roschdy Zem lo rendono drammaturgicamente esatto: in grado di ferire ma anche di ricucire.