Strage di Erba, cosa succederà in aula
La strage di Erba riapproda oggi, venerdì 1 marzo 2024, in un'aula di giustizia. Davanti alla seconda sezione della corte d'Appello di Brescia, a 13 anni dalla condanna definitiva all'ergastolo decisa dalla Cassazione, che ricalca le due sentenze precedenti, Olindo Romano e Rosa Bazzi tornano a sperare in una revisione che dovrà smontare una sentenza granitica. Un traguardo insperato per un caso in cui la presenza del testimone oculare, di più confessioni e un movente ha finora messo d'accordo i giudici e che, invece, a sorpresa, di recente ha diviso la procura generale di Milano.
Sarà il procuratore generale di Brescia Guido Rispoli e l'avvocato generale dello Stato Domenico Chiaro a rappresentare la pubblica accusa e a contrastare una difesa che, per la prima volta nella storia, può contare su una richiesta di riapertura del processo firmata da un magistrato, il sostituto pg di Milano Cuno Tarfusser, convinto dell'innocenza della coppia condannata per il quadruplice omicidio.
A quasi 18 anni di distanza si parlerà ancora di quanto accaduto nella corte di via Diaz a Erba (Como) la sera dell'11 dicembre del 2006 quando sotto i colpi di spranga e coltelli vengono uccisi Raffaella Castagna (30 anni), il figlio Youssef Marzouk di soli due anni, la nonna materna del piccolo Paola Galli (57). E' la mancina Rosa ad affondare la lama nella gola del bambino.