
Stimolazione magnetica dimezza progressione Alzheimer, studio italiano
Roma, 7 apr. (Adnkronos Salute) - In pazienti con Alzheimer in fase lieve-moderata la stimolazione magnetica transcranica (Tms) per 52 settimane ha mostrato un rallentamento del 52% della progressione della malattia con miglioramenti evidenti rispetto al gruppo placebo sulle funzioni cognitive, l'autonomia della vita quotidiana e i disturbi comportamentali.
Sono i risultati del primo trial clinico randomizzato, in doppio cieco, controllato con placebo, condotto presso la Fondazione Santa Lucia Irccs dall'équipe di ricerca di Giacomo Koch, vice direttore scientifico del centro romano e professore ordinario di fisiologia dell'università di Ferrara, pubblicati sulla rivista 'Alzheimer’s Research & Therapy'.
I pazienti - spiega una nota - sono stati trattati con una tecnica di stimolazione magnetica transcranica ripetitiva (rTms) volta ad attivare il precuneo, area del cervello già individuata in precedenti studi di Koch come strategica per la stimolazione dei pazienti con malattia di Alzheimer.