
Salario minimo, cosa sta succedendo: voto su emendamento soppressivo del governo potrebbe slittare ancora
Da parte del governo sono arrivati segnali di apertura sul salario minimo. Dopo il muro contro muro sull'emendamento soppressivo che rischiava di insabbiare definitivamente la proposta di legge sul salario minimo in Commissione Lavoro, le opposizioni intravedono una chance per salvare la proposta sul salario minimo a 9 euro l'ora: il presidente della Commissione, Walter Rizzetto, ha aperto ieri alla possibilità di ritirare l'emendamento. Ma a una condizione: che subito dopo l'arrivo del testo alla Camera i lavori vengano sospesi fino a settembre.
"Per l'ennesima volta, come presidente della commissione Lavoro e rappresentante del centrodestra, ho avanzato alle opposizioni una proposta che va verso il dialogo e il confronto sulla proposta di legge sul salario minimo: non votare nessun emendamento domani (oggi ndr) e arrivare in aula senza relatore per poi approvare una sospensiva alla proposta per approfondire ancora il dibattito", ha detto Walter Rizzetto, presidente della Commissione Lavoro alla Camera e deputato di Fdi.
Ipotesi giudicata irricevibile dalle forze d'opposizione. Per Giuseppe Conte, quello di Rizzetto "è un primo passo, ma non abbastanza, soprattutto se accompagnato dalla volontà dilatoria di questa maggioranza: quattro milioni di lavoratori attendono con urgenza una misura di civiltà per dare dignità al lavoro.