Romania di nuovo al voto, l'estrema destra potrebbe rivincere
In Romania alle 7 locali, le 6 italiane, si sono aperti i seggi per le elezioni legislative, che potrebbero registrare un nuovo successo dell'estrema destra, vincitrice a sorpresa una settimana fa del primo turno delle presidenziali con Calin Georgescu, un candidato pressoché sconosciuto presentatosi come indipendente e che ha smentito tutte le previsioni della vigilia.
Gli ultimi sondaggi per il voto odierno davano infatti in testa Aur (Alleanza per l'unità della Romania), una formazione di estrema destra guidata da George Simion (quarto alle presidenziali) e accreditata del 22,4%, un punto avanti al Partito socialdemocratico (Pds), dato al 21,4%.
Terza forza dovrebbe risultare l'Usr (Unione Salvate la Romania), partito di centrodestra al quale è attribuito il 17,5% dei consensi. Leader di Usr è Elena Lasconi, giunta anche lei a sorpresa seconda alle presidenziali e che affronterà nel ballottaggio dell'8 dicembre Calin Georgescu. Sempre che il riconteggio dei voti ordinato dalla Corte costituzionale confermi il risultato del primo turno.