NuvolosoRoma21°
Rischio emulazione, rafforzata sicurezza al ghetto di Roma8Foto© ilmessaggero.it

Rischio emulazione, rafforzata sicurezza al ghetto di Roma

, 9 notizie, una visualizzazioni

Un cartello scritto in ebraico 'israeliani e sionisti non sono i benvenuti qui' è stato messo sulla porta di un negozio nel pieno centro di Milano. A denunciarlo, in un post con tanto di foto della merceria in questione, è stato Roberto Della Rocca membro della Camera di commercio israelo-italiana.

«Finchè c'è la scritta «stop the war» con un razzo con la bandiera israeliana e un razzo in direzione opposta con la bandiera palestinese, ci sta, potrei metterlo anche io» ha scritto. Ma il cartello in ebraico «per non dare nell'occhio» va oltre, dovuto a «mala fede, spesso di matrice antisemita», o «acefalite».

«Io sono israeliano, io sono sionista (movimento di autodeterminazione di un popolo oppresso, discriminato, odiato, deportato, sterminato. Movimento che si rifà, tra l'altro, a quello risorgimentale italiano), quindi non posso entrare? Perché? - si è chiesto Della Rocca - Cosa ho fatto? Faccio parte di questo governo? No. Ho ucciso bambini? No. Abito in una colonia? No.