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Rigopiano, il figlio muore e lei ha un malore: la Asl le manda il ticket da pagare5Foto© lapresse.it

Rigopiano, il figlio muore e lei ha un malore: la Asl le manda il ticket da pagare

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Un ticket da 40 euro a una mamma di Rigopiano. Elma Ma Lai Wah, madre di Marco Tanda – tra le 29 vittime del resort travolto da una valanga sul Gran Sasso d’Abruzzo, era il 18 gennaio 2017 – il giorno dopo la strage in ospedale a Penne (Pescara) si era sentita male, quando aveva intuito che quell’attesa angosciante di notizie nascondeva una tragedia.

Era stata soccorsa e ora, sette anni dopo, implacabile, l’Asl di Pescara le ha inviato per raccomandata una diffida al pagamento del ticket. Sono 40,97 euro, il dolore di una vita non è contabilizzato, 4,82 euro per spese di spedizione. Ecco la data della ‘prestazione’, 19 gennaio 2017. E come può dimenticarla? Quel giorno questa mamma ha capito che non c’era più nulla da fare.

"Ci hanno chiesto di riempire un questionario – ricorda al telefono il figlio Gianluca Tanda, che è anche presidente del Comitato vittime di Rigopiano –. Hanno cominciato a chiedere: cosa indossava? Aveva tatuaggi o segni particolari? Ascoltavamo senza capire, frastornati, a Penne era il caos, l’apocalisse. Mi chiedevo: a cosa servono questi dettagli, perché lo vogliono sapere?". Poi quella risposta che ti schianta, "è una prassi, se trovano un corpo senza documenti...". "Lì – si emoziona Gianluca Tanda – abbiamo capito che Marco poteva essere morto".