
Putin propone Mosca per il vertice, il no di Zelensky
Un vertice a due e poi un trilaterale per chiudere l'intesa. Donald Trump, all'indomani del vertice alla Casa Bianca, delinea i prossimi passi per la fine della guerra in Ucraina. Un obiettivo ambito che, nonostante la raffica di incontri delle ultime ore, resta però ancora sfuggente.
I nodi da sciogliere sono molti, dalle garanzie di sicurezza per Kiev ancora vaghe alle posizioni più che distanti fra i due nemici, Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky. Il Cremlino comunque ha aperto a un incontro. Sarebbe stato lo stesso zar a proporlo, dicendo a Trump che avrebbe preferito vedere il leader ucraino "da solo" e indicando Mosca come sede.
Zelensky però ha rifiutato: si è detto disponibile a un vertice in qualsiasi formato bilaterale o trilaterale, ma ha respinto seccamente l'idea di un vertice nella capitale russa. Una delle ipotesi in campo, appoggiata dall'Eliseo e da Roma (come ha spiegato il ministro degli esteri Antonio Tajani) è quella di Ginevra.