
Pm, trovati alcolici nella villa dove è morta Simona
Prima era sto il legale della famiglia. Poi direttamente il fratello, la sorella e genitori di Simona Cinà hanno chiesto chiarimenti su quelli che sono stati definiti i punti oscuri relativi alla morte della pallavolista 21enne, trovata senza vita in una piscina di una villa di Bagheria dove era in corso una festa.
I vestiti della vittima non trovati, ma anche la villa apparentemente ripulita da bicchieri e alcolici: sono queste alcune delle “anomalie” segnalate dai familiari. La procura di Termini imerese è però intervenuta con una nota stampa per “effettuare alcune doverose precisazioni” sulle ricostruzioni “non vere” circolate nelle scorse ore.
I vestiti sequestrati – “I vestiti di Simona Cinà non sono stati trovati dai familiari in quanto sottoposti a sequestro e, di conseguenza, sono attualmente a disposizione dell’autorità giudiziaria per il compimento dei successivi atti di indagine”, si legge nel comunicato dove si sottolinea anche che al momento dell’arrivo dei carabinieri “si è provveduto ad identificare e a sentire tutti i soggetti ancora presenti all’interno della villa” che “hanno avuto un comportamento collaborativo“.