
Perizia, sulla morte di Purgatori catastrofica sequela di errori
Roma, 24 settembre 2024 – C’è stata una “catastrofica sequela di errori e omissioni” da parte dei medici che ebbero in cura Andrea Purgatori. E’ scritto nelle conclusioni della perizia voluta dal gip del tribunale di Roma nell’incidente probatorio disposto nell’ambito delle indagini sulla morte del giornalista, noto per le sue inchieste su Ustica e Emanuela Orlandi, tra le tante altre.
Nel registro degli indagati della procura sono iscritti il radiologo Gianfranco Gualdi, il suo assistente Claudio Di Biasi e la dottoressa Maria Chiara Colaiacomo, entrambi appartenenti alla sua equipe, e il cardiologo Guido Laudani. Devono rispondere di omicidio colposo.
Secondo i periti incaricati dal giudice, “un corretto trattamento diagnostico-terapeutico avrebbe consentito al paziente Purgatori un periodo di sopravvivenza superiore a quanto ebbe a verificarsi". E invece, "i neuroradiologi indagati refertarono non correttamente l'esame di risonanza magnetica dell'8 maggio 2023 per imperizia e imprudenza, quelli del 6 giugno e dell'8 luglio per imperizia”. E “il cardiologo Laudani effettuò approfondimenti diagnostici insufficienti”.