
Parigi convoca l'ambasciatore Usa per le accuse a Macron, Washington lo difende
La Francia ha convocato l'ambasciatore statunitense a Parigi, Charles Kushner, dopo i suoi commenti "inaccettabili" contro il presidente francese Emmanuel Macron, che il diplomatico ha accusato di "mancanza di misure sufficienti" nella lotta all'antisemitismo. "Le accuse dell'ambasciatore sono inaccettabili. Violano il diritto internazionale, in particolare il dovere di non interferire negli affari interni degli Stati, come previsto dalla Convenzione di Vienna del 1961, che regola le relazioni diplomatiche", ha sottolineato il ministero degli Esteri.
Gli Stati Uniti però si sono rifiutati di fare marcia indietro sulle parole del rappresentante diplomatico. "Sosteniamo le sue dichiarazioni", ha dichiarato il portavoce del Dipartimento di Stato Tommy Pigott a proposito dell'ambasciatore Kushner, suocero della figlia del presidente Donald Trump, Ivanka. "L'ambasciatore Kushner è il nostro rappresentante del governo statunitense in Francia e sta svolgendo un ottimo lavoro nel promuovere i nostri interessi nazionali in questo ruolo", ha affermato Pigott.
Sulla vicenda interviene anche la Lega che ricorda le proteste francesi per le frasi di salvini contro l'inquilino dell'Eliseo: "Prima la reazione eccessiva alle semplici e rispettose opinioni di Matteo Salvini contro l'invio di soldati europei in Ucraina, ora l'attacco contro gli Stati Uniti a proposito di antisemitismo e la convocazione dell'ambasciatore.