Omicidio nel novarese, fu vendetta dopo uno stupro, un fermo
Svolta improvvisa nelle indagini sull’omicidio di un 28enne trovato morto il 26 luglio scorso nei boschi del Ticino, a Oleggio, in provincia di Novara. Il movente sarebbe stata la vendetta dopo uno stupro. Per il delitto, è stato fermato un uomo e denunciata una donna.
La Procura di Novara ha emesso un mandato di fermo – eseguito ieri dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Novara – nei confronti di D. N., 33 anni, celibe, con precedenti penali. Il 33enne è ritenuto responsabile di omicidio volontario in concorso aggravato di F. C., il giovane di nazionalità marocchina – irregolare e senza fissa dimora – ritrovato morto nei boschi.
Per gli stessi reati è stata denunciata la compagna del presunto omicida. D. F., 29 anni, è attualmente a piede libero. La ragazza è stata ritenuta concorrente morale ai reati. L’uomo è stato condotto nella casa circondariale di Novara e sottoposto a interrogatorio. Nei suoi confronti, il gip ha disposto la custodia cautelare in carcere.