Neonati sepolti a Traversetolo, 'forse anche il primo era vivo alla nascita'
Il primo figlio di Chiara Petrolini – la studentessa parmigiana 21enne accusata di aver ucciso e sepolto nel giardino della villetta dove viveva a Vignale di Traversetolo i suoi due piccoli appena partoriti, a maggio 2023 e ad agosto 2024 – potrebbe essere stato vivo alla nascita.
È quanto emergerebbe dalle relazioni medico-legali depositate dai consulenti nominati dalla procura della città emiliana.
In base all’analisi condotta dal medico legale, Valentina Bugelli, e dall’antropologa forense, Francesca Magli, sui resti del piccolo – sepolto sotto una trentina di centimetri di terra – non si possono fornire certezze assolute, vista "l’assenza di strutture molli o tessuti cartilaginei" ma nella relazione risulterebbe "del tutto prospettabile che la causa del decesso non sia da ascriversi a una Mef (morte endouterina fetale) ante partum".